Uso di farmaci antinfiammatori non-steroidei ed esiti di COVID-19 nella coorte ISARIC Clinical Characterisation Protocol del Regno Unito
All'inizio della pandemia era stato ipotizzato che l'uso preesistente di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) potesse portare a un aumento della gravità della malattia nei pazienti con COVID-19.
I FANS presentano un importante effetto analgesico, in particolare nei soggetti affetti da malattie reumatologiche, e sono ampiamente disponibili al pubblico senza prescrizione medica.
Prove provenienti da studi di comunità, dati amministrativi e piccoli studi su pazienti ospedalizzati hanno indicato che i FANS non sono associati a esiti di COVID-19 peggiori.
È stata caratterizzata la sicurezza dei FANS e si è determinato se l'uso preesistente di FANS fosse associato a una maggiore gravità della malattia COVID-19.
Uno studio prospettico di coorte multicentrico ha incluso pazienti di qualsiasi età ricoverati in ospedale con un'infezione da virus SARS-CoV-2 confermata o altamente sospetta che ha portato a COVID-19 nel periodo compreso tra il 17 gennaio e il 10 agosto 2020.
L'esito primario era la mortalità intraospedaliera e gli esiti secondari erano la gravità della malattia al momento della presentazione, il ricovero in terapia intensiva, la ricezione di ventilazione invasiva, la ricezione di ventilazione non-invasiva, l'uso di Ossigeno supplementare e il danno renale acuto.
L'uso di FANS doveva essere effettuato entro le 2 settimane prima del ricovero ospedaliero.
Sono stati stimati gli effetti dei FANS e sono state corrette le variabili confondenti.
È stato utilizzato l'accoppiamento per punteggio di propensione per stimare ulteriormente gli effetti dei FANS tenendo conto delle differenze delle covariate nelle popolazioni.
Tra il 17 gennaio e il 10 agosto 2020, sono stati arruolati 78.674 pazienti in 255 strutture sanitarie in Inghilterra, Scozia e Galles.
72.179 pazienti avevano esiti di morte disponibili per l'appaiamento; 40.406 su 71.915 ( 56.2% ) erano uomini, 31.509 ( 43.8% ) erano donne.
In questa coorte, sono stati registrati 4.211 pazienti ( 5.8% ) che assumevano FANS sistemici prima del ricovero in ospedale.
A seguito dell'appaiamento per punteggio di propensione, sono stati ottenuti gruppi bilanciati di utilizzatori di FANS e non-utilizzatori di FANS ( 4.205 pazienti in ciascun gruppo ). Al ricovero ospedaliero, non sono state osservate differenze significative di gravità tra i gruppi di esposizione.
Dopo aggiustamento per variabili esplicative, l'uso di FANS non è stato associato a una peggiore mortalità intraospedaliera ( odds ratio, OR=0.95; P=0.35 ), ricovero in terapia intensiva ( OR=1.01; P=0.89 ), necessità di ventilazione invasiva ( OR=0.96; P=0.69 ), necessità di ventilazione non-invasiva ( OR=1.12; P=0.14 ), necessità di Ossigeno ( OR=1.00; P=0.97 ), o insorgenza di danno renale acuto ( OR=1.08; P=0.33 ).
L'uso di FANS non è associato a una mortalità più elevata o a una maggiore gravità di COVID-19.
I responsabili politici dovrebbero prendere in considerazione la revisione dei consigli emessi sulla prescrizione di FANS e sulla gravità di COVID-19. ( Xagena2021 )
Drake TM et al, Lancet Rheumatology 2021; 3: 498-506
Reuma2021 Inf2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Farmaci antinfiammatori non-steroidei come terapia mirata per l'insufficienza del midollo osseo nella displasia ematodiafisaria di Ghosal
I progressi nella diagnostica genomica sono promettenti per una migliore cura delle malattie ematologiche rare. E' stato descritto un nuovo...
Farmaci antinfiammatori per il trattamento domiciliare del COVID-19
Sono state proposte diverse raccomandazioni su come trattare al proprio domicilio le persone con COVID-19 con sintomi da lievi a...
Farmaci antinfiammatori non-steroidei, soluzioni per via endovenosa, stent pancreatici o loro combinazioni per la prevenzione della pancreatite con colangiopancreatografia retrograda post-endoscopica
Farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ), soluzioni per via endovenosa, stent pancreatici o combinazioni di questi sono stati valutati in...
Idratazione aggressiva con fluidi più farmaci antinfiammatori non-steroidei rispetto ai soli farmaci antinfiammatori non-steroidei per la pancreatite con colangiopancreatografia retrograda post-endoscopica: studio FLUYT
La pancreatite è la complicanza più comune della colangiopancreatografia retrograda endoscopica ( ERCP ). La somministrazione profilattica rettale di farmaci...
EMA: impiego dei farmaci antinfiammatori non-steroidei per COVID-19
L'EMA ( European Medicines Agency ) è venuta a conoscenza di segnalazioni, in particolare dai social media, che sollevano dubbi...
Farmaci antinfiammatori non-steroidei e suscettibilità al COVID‐19
L'obiettivo di uno studio è stato quello di identificare se l'uso attivo di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) aumenti...
L'uso continuato di farmaci antinfiammatori per la spondilite anchilosante è correlato a un aumentato rischio di ipertensione
L'uso continuo di FANS ( farmaci antinfiammatori non-steroidei ) per il trattamento della spondilite anchilosante è associato a un aumentato...
Somministrazione di farmaci antinfiammatori non-steroidei e pressione sanguigna postpartum nelle donne con disturbi ipertensivi della gravidanza
Si è valutato se la somministrazione di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) post-partum sia associata a un aumento della...
Il rischio cardiovascolare nell'osteoartrosi è per oltre i due terzi correlato all'utilizzo dei farmaci antinfiammatori non-steroidei
Circa il 67% dell'elevato rischio di malattia cardiovascolare associato a pazienti con osteoartrosi è attribuito all'uso dei farmaci antinfiammatori...